Sembra incredibile ma pare che la maggior parte delle controversie nel settore grafico che approdano in tribunale hanno agli atti dichiarazioni come quella che ho usato come titolo del post.
Questo è uno dei punti più singolari che sono emersi nel corso della serata TAGA dedicata all'argomento "Le contestazioni nel settore grafico".
Con l'aiuto di Francesco Bordoni (qui il link al suo sito) , consulente e perito del tribunale per le il settore grafico, abbiamo messo a fuoco quali sono la principali cause di contestazioni :
- Caratteristiche del prodotto non corrispondenti al capitolato
- Difetti evidenti di lavorazione
- Mancato rispetto delle tempistiche
- Mancato rispetto delle quantità (sovrannumero o mancanza di pezzi)
- Errori in fase di logistica o di trasporto
Quello che Francesco Bordoni però ci sottolinea è che indipendentemente dalla entità della contestazione quello che il giudice chiede SEMPRE all'apertura della udienza è :
- Un ordine firmato dal cliente
- Bozze o campioni approvati e firmati
- Il capitolato o perlomeno un riferimento contrattuale alle norme che regolano il settore.
- La causa durerà molti anni
- Il giudice dovrà nominare dei periti (che verranno pagati da chi perde la causa)
- Alla fine la causa si chiuderà molto probabilmente con un accordo "salomonico" dettato dal giudice che non darà reale soddisfazione a nessuno.
- Senza una documentazione completa difficilmente si avrà un verdetto giusto
- Valutiamo bene il rapporto tra il valore della cifra contestata e i costi (denaro , tempo , salute) che una causa comporta.
- Prima di arrivare a una causa valutiamo il ricorso a procedure più veloci e meno costose (ricorso al giudice di pace , arbitrato o il nuovo Tavolo della Conciliazione promosso dalla Accademia del Poligrafico )
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