“Ma si , è un prodotto assolutamente uguale al suo . Perché
costa così poco ? Perché siamo bravissimi !”

In effetti il pack costa quasi il 20% in meno di quello che
acquisti ora……all’ultima riunione il tuo capo ha fatto fuoco e fiamme sul fatto
che i costi del packaging devono scendere….. si è vero che quelli della
produzione sono stufi di vedere ogni volta un fornitore diverso ma insomma….il
20% non è uno scherzo e magari a fine anno ci scappa il premio.
“OK ma mi raccomando , se non è identico al pack attuale io
glieli mando indietro eh !”
“Ma non si preoccupi vedrà che mi resta contento !”
Guardiamoci negli occhi .
La crisi c’è per tutti e le esigenze di ridurre i costi
diventano ogni giorno più stringenti .
Il tuo capo su questo punto è stato chiaro.
Dall’altra parte c’è un venditore con i suoi obiettivi che
cerca di portare a casa la pagnotta, costi quel che costi.
Dietro di lui una azienda con le macchine quasi ferme che
preme sulla forza vendita .
In questo scenario accade spesso che la prima vittima sia
l’etica e che il venditore cerchi di muoversi nell’area grigia delle mezze
verità e della ambiguità per riuscire a strapparti un ordine.
Per questa ragione ho deciso di scrivere questo breve post
con qualche indicazione che va in due direzioni :
- fornire
qualche indicazione tecnica utile per capire cosa ti stanno offrendo
- dare
subito al tuo interlocutore un segnale di competenza e padronanza tecnica
Un pack , che sia un astuccio o una confezione più complessa
, ha sostanzialmente quattro componenti che ne definiscono il costo :
- La
materia prima
- La
stampa (4 , 5 e più colori)
- I
finissaggi (UV , plastificazione , stampa a caldo)
- Le
lavorazioni cartotecniche (fustellatura , incollatura)

Come può allora il Super Venditore darti un prezzo così
vantaggioso ?
Esibendosi nel gioco delle tre carte !
Ecco le tecniche più diffuse.
Materia prima
I cartoncini più utilizzati per il packaging sono i
cartoncini Alto Spessore (che contengono un pasta di legno che li rende molto
rigidi) e Pura Cellulosa (che invece contengono cellulosa bianchissima e sono
adatti a packaging di alta qualità).
Oltre a questi cartoncini esistono i riciclati che sono
prodotti con scarti e carta di recupero.
Costano molto poco e in alcuni casi vengono sbiancati sul
retro per ragioni estetiche.
Il Super Venditore cercherà di venderti un astuccio in
cartoncino riciclato con un retro bianco (che le cartiere a volte chiamano
bianco / bianchissimo tanto per confondere le acque ancora di più ) al posto
dell’alto spessore o del pura cellulosa.
Cosa succede dopo ?
L’astuccio sarà meno rigido e privo di fibra.
Durante la lavorazione a macchina si incastra e rende
difficoltoso il confezionamento.
La stampa risulterà grigiastra e priva di brillantezza.
Come ti puoi
difendere ?
1. Chiedi
un campione
2. Confronta
la rigidità del tuo pack attuale con quello campionato : devono essere
identiche
3. Strappa
una angolo del cartoncino e osserva la polpa all’interno :
- Se
è giallastro è un cartoncino pasta legno
- Se
è bianco è un pura cellulosa
- Se
è grigiastro è un cartoncino riciclato
4. Strappa
anche il tuo attuale astuccio e confronta gli interni : devono essere identici
5. Chiedi
una scheda tecnica del cartoncino sia al tuo attuale fornitore che al nuovo
6. Confronta
le schede tecniche
Stampa
In questa area di solito il Super Venditore gioca sul numero
di colori.

(vedi anche il mio post "la Messa in macchina")
Cosa succede dopo ?
La zona dove dovrebbe esserci il colore Pantone non sarà
simile al vero colore Pantone e assumerà la dominante di colore del resto
dell’astuccio (per capirci : se sul pack c’è una immagine che tende al rosso
anche la zona del finto Pantone subirà un viraggio verso il rosso )
Come ti puoi
difendere ?
1. Procurati
un campionario Pantone recente e avvicina il colore al foglio di stampa , se
non sono identici passa al punto 2.
2. Procurati
un lentino e osserva il foglio di stampa : se la zona dove dovrebbe esserci il
Pantone risulta retinata (vedi cioè una serie di puntini di vari colori
sovrapposti) allora il colore è stato stampato in quadricromia
Finissaggi
Questa è un area molto ampia e quindi mi limiterò alle
verniciature e plastificazioni.
Qui di solito il Super Venditore cerca di :
1. sostituire
una vernice UV con una vernice di macchina (che viene stesa con la macchina da
stampa e ovviamente costa molto meno)
2. sostituire
una plastificazione con una vernice UV (che costa meno della plastificazione)
Cosa succede dopo ?
Nel primo caso la verniciatura risulterà molto meno lucida e
decisamente meno resistente allo sfregamento .
Può succedere che durante le fasi di lavorazione
cartotecnica l’astuccio presenti dei segni e difetti dovuti alle frizioni che
subisce in fase di incollatura.
Nel secondo caso l’astuccio risulterà meno lucido e meno
resistente nella zona delle pieghe.
Se il pack è di colore scuro potrebbe presentare delle zone
che si “sbiancano” in corrispondenza delle pieghe.
Questo succede perché la superficie del cartoncino si sfalda
in fase di piega .
La plastificazione essendo elastica tende a sopperire a
questa tendenza mentre le vernici la assecondano.
Come ti puoi
difendere ?
1. Chi
ti vuole rifilare una verniciatura di macchina di solito usa formule ambigue
tipo :
- vernice
ecologica
- vernice
eco
- vernice
idro
Alla fine si tratta sempre di vernici
litografiche con le medesime caratteristiche : proteggono leggermente il colore
senza riuscire a dare lo stesso punto di lucido dell’UV
2. Fatti
dare un campione , prendi un pezzetto di nastro adesivo e applicalo alla
superficie. Lo strappi con un colpo secco e lo osservi : se il nastro adesivo
presenta dei residui trasparenti e se sull’astuccio è rimasto il segno dello
strappo allora è UV. Se non ci sono segni sull’astuccio né residui sul nastro
adesivo è vernice lito o di macchina.
3. Nel
caso della sostituzione UV / Plastica ripeti la prova al punto due : se vedi i
residui e i segni allora hanno fatto un UV al posto della plastica.
4. Prendi
un angolo dell’astuccio e prova a strapparlo tirando : se c’è la
plastificazione vedrai la plastica allungarsi altrimenti l’astuccio si
strapperà in modo netto.
Gli esempi potrebbero continuare all’infinito ma
l’esperienza mi dice che il Super Venditore almeno un trucco in queste tre aree
cercherà di utilizzarlo.
Fatti trovare preparato e sfodera le tecniche che ho
elencato qui sopra .
Come ha detto una volta un mio cliente che strappò un angolo
di cartoncino di fronte a un Super Venditore : “l’ho visto impallidire e poi ha provato a dire che forse aveva
portato il campione sbagliato “.
Non si tratta di divertirsi alle spalle di qualcuno ma si
tratta di difendere la tua azienda e il tuo ruolo.
E su questo non si scherza.
Il
mio lavoro è consigliare il cliente e guidarlo nella scelta migliore per lui e
per la sua azienda con trasparenza , competenza e onestà.
Al
di fuori di questi parametri c’è il mondo dei Super Venditori al quale io non voglio
appartenere .
Né
ora né mai.
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